Storia del cappotto: dalla Marsina al mitico modello 101801

29.01.2020

Diceva Coco Chanel in una delle frasi a lei attribuite che "Un cappotto di cachemire e un paio di occhialoni neri proteggono forse più di un uomo innamorato". Forse è proprio per questo che il cappotto è uno dei capi d'abbigliamento più amati dal mondo femminile. Il cappotto, per eleganza e per praticitá, è l'alleato delle donne nel periodo invernale.

Cosa avveniristica se pensiamo che il cappotto nasce in realta come indumento maschile e militare. In principio, infatti, c'era la "Marsina" un indumento solo maschile, un soprabito ricamato di origine francese, formato da tre pezzi. La "Marsina" è il vero antenato del cappotto come lo conosciamo oggi. Arriverà poi dall'inghilterra la "Redingote". La "Redingote" era una via di mezzo tra la robe e la robe-manteau. Questo particolare capo d'abbigliamento era un soprabito chiuso sul davanti, con collo rialzato, molto in voga nel 1800 poichè permetteva ai gentlemen inglesi di cavalcare con tranquillità.

La Redingote cominciò ad evolversi anche in un capo da donna, arrivato in Italia mutò nome in Redingotte. In questo periodo gli abiti da donna iniziarono a restringersi e a diventare meno ingombranti. Nei primi anni dell'Ottocento, il Corriere delle Dame, una rivista di moda italiana, presenta la Doglietta "Douliette" in francese, un copriabito più che un cappotto, realizzato con imbottiture e sete, si trattava di un indumento molto molto femminile. È però nel novecento che il cappotto femminile prende la forma che conosciamo oggi. Infatti, durante il giorno la donna moderna indossa lo spolverino e nelle occasioni serali indossa il paltò.

Negli anni Trenta le dive di Hollywood indossano cappotti dalle spalle e collo importanti quasi a proteggersi dai flash dei paparazzi. Negli anni Quaranta i cappotti sono realizzati con materiali di fortuna, sono squadrati; nasce il primo riciclo creativo.

Nel 1976 Yves Saint Laurent, in una famosa collezione, lancia il cappotto a cosacca, chiamato cosí perchè ispirato alle uniformi dei soldati russi.

Nel 1981 Anna Maria Beretta crea per Max Mara, il mitico Modello 101801, un capporto di cashmere color cammello, lungo al polpaccio con maniche raglan e un taglio che sta bene a tutte le forme femminili.

Il modello 101801 di Max Mara diventa un classico senza tempo, un must have dello stile.

Il cappotto cammello è il cappotto perfetto perchè averlo nel proprio guardaroba significa avere un capo d'abbigliamento che risolve tante situazioni dal lavoro alla serata speciale.

Articolo a cura di Teresa Morone (Fashion Blogger)

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