MONTECAPPONE
MIRIZZI GIANLUCA
TITOLARE
Il produttore, per svolgere bene il proprio lavoro, deve essere al servizio del territorio, cercando di valorizzarlo in maniera neutrale e dolce, senza interpretazioni originali e stravaganti bizzarrie.
Tuttavia esiste un comune denominatore nella mia attività di produttore di vino che costituisce il punto d'incontro fondamentale con tutti coloro che collaborano con me a vario titolo (enologi, agronomi, cantinieri).
Tale punto è costituito dalla valorizzazione dell'originalità del territorio nel prodotto, che deve essere localizzabile e riconoscibile da parte del consumatore. Su questo non sono possibili deroghe, in quanto la diversificazione dei vini a seconda della loro origine costituisce l'essenza del vino stesso ed il motivo principe dell'esistenza di tanti appassionati in questo settore. Nessun altro prodotto ha questa caratteristica e nessun'altra pianta come la vite ha la capacità di trasferire nel proprio prodotto l'anima del territorio.
Per valorizzare l'originalità del territorio alcune scelte sono obbligate: tra queste l'adozione di vitigni tardivi (e preferibilmente autoctoni) per la zona nella quale sono coltivati, la raccolta in condizioni di maturazione ottimale (tendenzialmente anticipate rispetto al comune operare), l'utilizzo di tecniche enologiche che consentano la massima espressione dell'originalità territoriale.
Alcuni punti meritano una precisazione: L'adozione di vitigni tardivi è necessaria in quanto quelli precoci, particolarmente nelle zone calde, maturano con temperature elevate che degradano le sostanze aromatiche caratteristiche delle uve e determinano la formazione di altri composti, di origine ossidativa, che danno una nota aromatica omologata in quanto molto simile nei diversi territori e vitigni. Questo è dimostrato anche da recenti ricerche scientifiche che mostrano come i composti responsabili di questo tipo di aroma siano esattamente gli stessi indipendentemente dal vitigno di provenienza.
Per quanto riguarda le tecniche da utilizzare, ritengo che la tecnologia non sia buona o cattiva, né abbia un senso rifuggirne totalmente, ma che sia invece il suo scopo a fare la differenza. Quando il virtuosismo tecnico consente di valorizzare le caratteristiche delle uve e del territorio (ad es. limitando l'ossidazione che è un elemento d'omologazione), è sicuramente bene accetta mentre ne evitiamo l'utilizzo quando introduce elementi sensoriali che si sovrappongono alle caratteristiche delle uve di partenza. In concreto i vini che la Montecappone produce, sono intensi agli aromi, di buon corpo e soprattutto integri non ossidativi e puliti.
PRESENTAZIONE AZIENDALE
Montecappone è stata fondata alla fine degli anni '60 a Jesi. Nel 1997 la società è stata rilevata interamente dalla famiglia Bomprezzi-Mirizzi (già proprietari dell'omonima Enoteca di Roma, Enoteca Tuscolana da oltre 50 anni) che ha iniziato immediatamente il rinnovo e l'ampliamento della cantina e il rinnovo di quasi tutti i vigneti.
Montecappone attualmente ha 46 ettari di vigneti sulle colline di Jesi e dei suoi Castelli e 17 ettari di oliveti. L'azienda possiede una cantina di vinificazione dotata di tutte le più moderne tecnologie così da esaltare la grande qualità della materia prima.
L'obiettivo di Montecappone è quello di valorizzare al meglio la qualità dei vitigni allevati: Verdicchio e Sauvignon i bianchi, Montepulciano, Sangiovese e Syrah per i rossi.
Montecappone è una delle fattorie della Regione Marche gestite direttamente dai proprietari e che produce esclusivamente vini imbottigliati all'origine: siamo veri produttori di vino perché utilizziamo esclusivamente le nostre uve ottenute con un'attenta selezione in vigna, basse produzioni per ettaro, sperimentazioni sia in vigna che in cantina ed il supporto tecnico da parte di professionisti qualificati che guidano lo staff interno di agronomi (il nostro enologo è il dott. Lorenzo Landi, che collabora con le migliori aziende vinicole italiane).
Montecappone è sinonimo di qualità: costantemente presente sulle pagine delle più importanti guide dei vini italiani già da alcuni anni e sempre con i massimi punteggi. I nostri vini sono degustati dai più importanti enogiornalisti italiani come Gambero Rosso, sommelier dell'AIS, Veronelli, Luca Maroni, e stranieri ricevendo costantemente altissime valutazioni su tutta la gamma.